“Ricordo una vecchia città, rossa di mura (…)”
Le prime righe dei “Canti Orfici” ci raccontano una Faenza antica, quella del Ponte delle Torri, crollato nel 1842 per un’alluvione;
Il Poeta Dino Campana è autore di uno dei capolavori della Poesia italiana del ‘900 “I Canti Orfici”.
Quest’opera del 1914, conduce attraverso il fascino delle parole, in un viaggio fisico ed emotivo.
Uno dei luoghi in cui il poeta ci scorta, è la città di Faenza; scorci di essa nel ricordo e nel vissuto dell’autore.
“Faenza
Una grossa torre barocca: dietro la ringhiera una lampada accesa: appare sulla piazza al capo di una lunga contrada dove tutti i palazzi sono rossi (…)” Cit. Canti Orfici 1914
Dino Campana trascorse a Faenza un periodo durante l’adolescenza che, nonostante breve, lo segnò profondamente, tanto da trasportare angoli della città che più lo avevano segnato, nella sua opera.
Porta Montanara, Viale Stradone diventano i luoghi dove il poeta ambienta vicende e scenari mitici; La Piazza principale è descritta con attenzione di particolari, mentre altri scorci fanno da sfondo a esperienze adolescenziali amorose; probabilmente si fa riferimento alla “chiesetta” di San Rocco”, a Borgo Durbecco all’Ospizio ex convento di S. Umiltà (i cronici per i Faentini).
A Faenza è stato costruito un vero e proprio percorso intitolato allo scrittore.
Sono state realizzate e posizionate 14 targhe in ceramica serigrafata, che riportano testi tratti dai Canti Orfici che hanno riferimento sicuro alla città di Faenza, una breve descrizione del luogo e una fotografia che ritrae il luogo all’epoca di Dino Campana.
Il progetto del percorso “Dino Campana e Faenza” è nato nell’ambito delle manifestazioni tenute nel 2014 per i cento anni dalla pubblicazione dei Canti Orfici.
Il progetto è stato realizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Faenza, a partire da un’idea del prof. Stefano Drei, con il prezioso sostegno di HERA S.p.A. e con la collaborazione del Settore Territorio del Comune di Faenza. Le targhe sono state realizzate dalla ditta Digicer di Faenza.