Abside della Chiesa della Commenda
Madonna in trono tra Maria Maddalena e Caterina d'Alessandria - affresco di Girolamo da Treviso (1533) nella Chiesa della Commenda di Faenza.

Ogni città della Romagna, di proporzioni medio-grandi, presenta una caratteristica unica: una sorta di cintura di chiese consacrate alla Vergine.

La Romagna, malgrado forze ghibelline presenti fin dal XIII secolo, è sempre stata in linea di massima fedele allo Stato Pontificio e questo deve avere incoraggiato lo sviluppo del culto mariano, sovrapponendosi fin dall’epoca tardo-antica ai preesistenti culti pagani dedicate alle divinità femminili. La cosa che salta all’occhio guardando la mappa di ogni città è la dislocazione delle chiese mariane: tutte ben distanziate, quasi a formare un anello di protezione del centro urbano antico.

Nell’antichità, erano frequenti i cerchi di pietre megalitiche, come quelli di Stonehenge e Avebury in Inghilterra, caratterizzati dalle cosiddette “energie terrestri”, o semplicemente delle delimitazioni circolari tali da fungere da difesa spirituale utili a scacciare il male o il nemico.

Spostandosi lungo la consolare Via Emilia del 168 a.C, da Ponente a Levante, troviamo Faenza con la Chiesa della Beata Vergine del Paradiso, seguita dalla medievale chiesa di Santa Maria foris portam o ad Nives e da Santa Maria dell’Angelo del XVII secolo; passando dalla Chiesa gotica dei Servi di Maria, una volta oltrepassato il Ponte delle Grazie sul Lamone, c’è l’imponente Madonna della Commenda affrescata nel 1533 da Girolamo da Treviso. Chiuso il cerchio e scendendo verso il mare, si incrocia la chiesa parrocchiale di Santa Maria in Villanova poi, verso il centro cittadino di Forlì, la Parrocchiale di Santa Maria del Voto in Romiti del XVI secolo per poi valicare il fiume Montone e raggiungere Santa Maria in Schiavonia, presso l’omonima Porta.

Lungo la Ravegnana verso Nord, si trova la Parrocchiale di Santa Maria del Fiore con un’immagine mariana che fa pendant con quella della Madonna del Fuoco del XV secolo, conservata nell’omonima cappella del Duomo cittadino nonché protettrice della città. Oltrepassato il Santuario di Santa Maria delle Grazie in Fornò verso Est, si raggiunge Cesena. Poco dopo avere attraversato il Savio, la cintura mariana comincia con la Chiesa della Madonna della Misericordia, seguita in senso orario dal Santuario di Santa Maria del Suffragio in via Zeffirino Re e dalla Chiesa di Santa Maria delle Rose, per culminare con la Madonna del Popolo all’interno della cappella omonima in Cattedrale. A vegliare su tutta la pianura cesenate, l’abbazia di Santa Maria del Monte, così come a Rimini, a dominare la città e i suoi dintorni c’è il suggestivo Santuario della Madonna delle Grazie di Covignano.