Interno pasticceria Staccoli

Staccoli è davvero un’istituzione a Cattolica, rinomato e amato da tutti

Chi non è entrato a prendere un caffe una pasta o un pezzo di pizza?

Incontriamo Patrizia, sorella di Paolo, titolare di quello che viene chiamato ‘Staccoli piccolo’ vicino alla chiesa di San Pio e ci racconta come è nata la loro storia.

“Nel 1952 mio padre Attilio e le mia zie hanno aperto un laboratorio in via Carducci dove la stessa zia Giulia impastava con le sue mani.

Questo si può definire il cuore della nostra attività: Attilio era un po’ il commerciale di adesso e Giulia si occupava delle varie ricette ed era molto avanti per i tempi come donna.

Al 1956 risale anche la ricetta della famosa pizza al taglio che ai tempi non si usava nemmeno e mio nonno la faceva con una cura impressionante.

Insieme a me a lavorare nel bar nella piazza del Comune c’è Paolo mio fratello, grande imprenditore, che ha ampliato anche il bar con cioccolateria, maestro pasticciere, sempre a corsi di aggiornamento per rimanere al passo nella professione.

Famosa la torta Saint Honore e l’Amarcord, cioccolato bianco amarene e fondente, che ha vinto diversi riconoscimenti, oppure le nostre torte fatte da un cake designer che sono vere opere d’arte.

Anche Il Miacetto è una nostra specialità, con la ricetta antica tramandata a mia zia da anni. Poi abbiamo tanti mignon di ogni tipo e pasticceria da the.”

Una novità degli ultimi anni sono le vaso cotture: babà, torta sacher e sangiovese (tipica romagnola: cioccolato, pere, cannella e sangiovese) riconosciute come eccezionali anche alla cerimonia a Milano dove Staccoli è stato premiato come Miglior Bar d’Italia dalla guida Gambero Rosso.

“Ormai sono diversi anni che vinciamo questo riconoscimento e ne siamo molto fieri” continua Patrizia.

“D’altronde io e mio fratello, nelle nostre diverse attività, pur avendo approccio diverso con cliente, mettiamo di certo la stessa passione e manteniamo le tradizioni; basti vedere il nostro logo che dagli anni cinquanta si è mantenuto quasi intatto.

Una donna che somiglia all’antica Lollobrogida ad indicare anche la forza delle donne che hanno fatto partire questa attività.”

Oltre a pasticceria, caffetteria e cioccolateria (con cioccolatini di tantissimi tipi) al bar della pazza del comune si può anche mangiare a pranzo gustando, nella pausa dal lavoro, piatti fatti sul momento dalla cucina interna.