In edicola dal 18 giugno
Mancano solo due giorni all’uscita in edicola del mensile più venduto su storia, cultura e tradizione romagnola.
Il Romagnolo n° 238 questo mese esordisce con un viaggio: siamo nel luglio 1891 e Olindo Guerrini percorse a piedi, col figlio di 13 anni, un itinerario dantesco al contrario, attraverso la Romagna “toscana” e il Casentino, fino a Firenze.
Passiamo poi al 1913 quando a Ravenna venne ricordato l’Editto che diede la libertà di culto ai cristiani.
Dopodiché seguiamo il dibattito, l’apertura e le innovazioni del forno comunale che aprì a Ravenna nel 1903.
Dopo aver ricordato Giovanniccio, letterato al servizio dell’Imperatore, passeggeremo per via Salara raccontando le sue storie.
Ammiriamo poi insieme a Corrado Ricci l’arte dei bambini, dopodiché addentriamoci nella storia del soggiorno in città dell’imperatore Ottone III.
Addentriamoci in una piccola chiesa seicentesca a Galeata: la Madonna dell’Umiltà.
È ora di rilassarci un po’ con proverbi e curiosità sulla vita in campagna d’estate.
È giunto il momento del racconto della genesi, travagliata, di uno dei capolavori dei cinema mondiale… quale? Scoprilo nel n° 238 de Il Romagnolo!
Scopriamo poi alcune curiosità su alcuni documenti apparentemente incomprensibili (codici cifrati alla Gambalunga) e sull’Accademia dei Benigni di Bertinoro.
Lo spazio dedicato all’arte questo mese è incentrato su Ivo Sassi, lo scultore dell’arte ceramica.
Ora recuperiamo le energie con un bel risotto con le seppie!